sabato 9 marzo 2013

La bellezza salverà il mondo

Così scrive Dostoevskij nell'Idiota, in una frase che rimbalza nei social network da sempre, mediamente accostata a immagini -se va bene- di tramonti o -dal mio punto di vista in modo molto superficiale- di bellissime ragazze, che cambiano a seconda della moda del bello del momento. Non ho mai letto l'Idiota, forse dovrei visto che c'è nella mia libreria, ma tutte le volte che leggevo questa frase mi è sempre sembrata un po' superficiale. La bellezza, cosa può fare di fronte alla vita con le sue luci e ombre? Tante ombre, che bisogna saper accettare quanto le luci, ma non riesco proprio ad associarci della bellezza. Non sto dicendo nulla di nuovo, la letteratura mondiale ha esempi ben più illustri di me su discorsi del genere, non riuscirei nemmeno a esprimerne una briciola.
Mi è venuta in mente questa frase in questi giorni, perché ho deciso di lasciar perdere per un momento i libri accademici e mi sono dedicata alla lettura di almeno un libro per svago, ed era davvero da tanto che non lo facevo. Ho fatto l'errore di iniziarlo sul treno, nei quaranta minuti che mi separano da Milano. Dico errore perché di fronte a sconosciuti bisognerebbe leggere solo libri brutti, senza emozioni, perché leggere scopre troppo di noi, e non mi piace mostrarmi troppo. La cosa buffa è che avevo scelto un libro "leggero", apposta, e mai mi sarei aspettata di dover interrompere la lettura più volte perché è imbarazzante lasciarsi velare gli occhi di fronte agli sconosciuti. Soprattutto perché è una tipologia di libro che di solito non mi piace (non dirò che libro, perché è un discorso scollegato dal libro in sè). Che poi mi metto a scriverne sulla rete, ma c'è differenza fra sconosciuti faccia a faccia e nascondersi dietro un nick, che è quello che faccio qui.

L'ho finito chiusa in camera da sola, mentre nelle orecchie avevo De Andrè, che non ascoltavo da un po' perché non riesco a tenerlo come sottofondo, cattura troppo la mia attenzione e se sto studiando non va bene. Per la lettura di solito non molto, ma finchè l'intento era ritagliarsi del tempo, fermarsi di tanto in tanto a canticchiare non me lo vieta nessuno. Ho deciso anche di mettere un profumo che mi piace su un fazzoletto e tenerlo vicino, mi piace associare i profumi con le emozioni, e avevo la fortuna di avere campioncini a portata di zampa. E niente, ringrazio che nessuno sia entrato in camera a vedere lo stato pietoso in cui ero, però mi sento davvero bene dopo averlo finito. Ho scritto un po' di getto il tutto, quindi ho ancora in sospeso la curiosità di scoprire cosa intendeva l'autore con quella frase, ma in questo momento per me la bellezza diventa arte, l'arte della parola, della musica e dei profumi. La bellezza magari non salverà il mondo in generale, ma ognuno è un mondo a sè, quindi forse sì.

Prendete un libro, ritagliatevi del tempo. Lasciatevi salvare.

E ora faccio un revival delle lezioni di letteratura e filosofia che mi mancano un sacco e vado a indagare cosa dice la critica su questa frase. Se mi cercate sono qui
Scusate la parentesi personale, ma s'era capito che questo blog tratta quello che mi passa per la testa senza filo logico, no?

Nessun commento:

Posta un commento