mercoledì 1 maggio 2013

Ricino e ciglia, that's amore

In questi giorni ho deciso di ripartire con la cura delle mie ciglia, che non sono male, ma neanche bellissime, sono meh, e dato che odio le ciglia finte ogni tanto raggiungono livelli tristi. La soluzione l'ho già, sperimentate e felicemente approvata, ma il problema sta nella mia pigrizia, perché serve costanza.
Parlo dell'olio di Ricino, ovviamente.

Io uso quello di Aroma-Zone (esattamente quello in foto), e mi trovo benissimo, ma i miei primi esperimenti li avevo fatti con uno trovato al supermercato, e mi ero troava bene comunque.
L'olio di ricino è un olio molto denso, che è conosciuto come fortificante e lucidante per i capelli, anche se non fate la furbata di mettervene litri direttamente perché dovrete piangere in cinese per toglierlo. Mentre aggiunto con un cucchiaino -per esempio- in un impacco più grande è meraviglioso.

Rasenta il miracolo, per quanto mi riguarda, appunto con le ciglia. Dopo una settimana già migliorano incredibilmente, e basta semplicemente ricordarsene la sera, prima di andare a dormire. Una passata e via, a dormire, e di notte lui lavora!

La noia è che essendo olio ed essendo così denso, va un po' dove vuole lui, quindi bisogna fare attenzione a non metterne troppo e se succede pazientare. Ovviamente, prima di fare esperimenti conviene metterlo nell'incavo del braccio e controllare eventuali reazioni allergiche, poi magari iniziare con una piiiccola goccia su un solo occhio, sempre per vedere le reazioni. Non conviene affatto rischiare reazioni allergiche per le ciglia, gli occhi sono delicati.

Io fortunatamente non ho problemi e l'olio di Ricino è diventato un mio grande amico.

How to

 Semplice semplice.
I miei primi esperimenti erano con un cotton fioc imbevuto. Questo vi garantisce massima igiene, ovviamente, e il non metterne troppo. La mia pigrizia ha avuto però la meglio e complice un ordine su Aroma-Zone e l'erasmus in arrivo avevo preso una confezione di mascara vuota, perché non mi fidavo a pulirne una io (il rischio di far andare a male il tutto è troppo alto). Purtroppo la confezione non si chiudeva un granchè bene, quindi il risultato è stato disastroso, oltre al fatto che usando lo scovolino evidentemente è entrata dell'acqua e ha fatto la muffa. Una tristezza.
Ora ho optato per usare un contenitore per gloss sempre di aroma zone e banalmente le dita. Più semplice di così! Lavo le mani, faccio uscire una goccia dal contenitore (quindi non introduco niente e resta igienico) e con le dita passo l'olio sulle ciglia. La cosa buona è che non mettendolo direttamente si può controllare la quantità.
Insomma, la soluzione più semplice era la migliore.

Perché complicarsi la vita quando esistono le dita?
Comunque in questi giorni ho ricominciato il trattamento, che ha come unica pecca il fatto che l'effetto è temporaneo, quindi di tanto in tanto bisogna riprendere.

Ne vale la pena, comunque ;)

domenica 28 aprile 2013

Juliette has a gun

Ultimamente mi sono messa a esplorare il mondo dei profumi di nicchia, dopo aver osservato come i profumi normali mi soddisfano raramente. C'è da dire che arrivo da un periodo lungo di totale disinteresse dei profumi, tant'è che il mio primo profumo serio l'ho avuto a 17 anni come regalo improvvisato: in realtà era perché la confezione in edizione limitata mi sarebbe sicuramente piaciuta (vero), il profumo mi piace perché ci sono legati bellissimi ricordi, non sono obiettiva nel giudicarlo. Da quello c'è stata ancora una pausa, e poi il delirio. Nel senso che usare i profumi mi piace, peccato abbiano prezzi un po' alti e durata non sempre soddisfacente.
I profumi di nicchia sono molto particolari, e la durata è sicuramente maggiore, ma di sicuro il problema del prezzo peggiora, non migliora. Però ne valgono la pena.
Non ne ho ancora preso uno, sono talmente particolari che bisogna provarli bene, altrimenti diventano insopportabili, semplicemente.


Ecco perché ho apprezzato tantissimo l'idea di Juliette Has A Gun, di offrire un pacchetto di sample a 10€ per provare l'intera linea. Fra l'altro, se poi si decide di prendere una full size entro 2 mesi, i 10€ verranno scalati dal prezzo pieno. Non sono sicura di metterci due mesi a esplorarli tutti, secondo me dovrebbero allungare un po' i tempi, ma l'idea è buonissima.
La mia anima da progettista mi ha fatta andare in delirio a vedere come hanno curato terribilmente il tutto. Voglio dire, è una confezione per sample, ci guadagnano poco e niente rispetto al resto, eppure guardate la cura immensa che ci hanno messo:

Arriva una busta nera molto elegante con una leggera da Romano Ricci, appunto, e poi una bustina per ogni profumo, con descrizione del profumo sia in inglese che in francese e il sample di ben 2ml.


Il Discovery Kit contiene 9 sample, che permettono di scoprire questa linea di profumi senza spendere cifre folli. Il sample di 2ml fra l'altro risulta molto grande, cosa che permette di esplorare i profumi per un po' di volte, cosa che con alcuni sample non succede.
L'unica nota negativa, ma personale, è che i sample non hanno lo spray, nè un bastoncino, quindi bisogna sperare di non rovesciare quando li si prova.


Insomma una bella scoperta, e penso che dovrebbero fare più spesso questi kit, perché so solo di Etat Libre d’Orange, che però ha un prezzo un po' proibitivo, oppure negozi che permettono di comprare i sample, ma dato che si va (io) un po' a tentativi, comprare tutti i sample verrebbe una spesa decisamente eccessiva. 10€ mi sembra un prezzo onesto, contando che, appunto, li spediscono velocemente, ben imballati, una quantità buona di prodotto e teoricamente rimborsabili.

giovedì 25 aprile 2013

Motivazione - Lush

Dopo una luuuunga assenza dovuta all'università ho pensato di dedicare qualche momento a riportare un po' di novità nel blog.

La prima è il nuovo ombretto/eyeliner che ho deciso di prendere, una debolezza di cui però non mi sono pentita. Tutto nasce da un sabato in cui mi tocca andare a Milano per l'università e poi, sul treno, scopro che la persona ha dato buca. Non volendo sprecare la giornata l'ho dedicata al vagare per negozi, e la Lush è stranamente stata l'unico posto che si è preso dei soldi. Dico stranamente, perché ero andata convintissima da MAC con l'intento di cercare un rosso cupo, ma meh, non sono stata soddisfatta e ho concluso che i miei tre al momento mi bastano (li dovrò mettere qui, ma non so quanto sarebbe utile dato che sono famosissimi e ci sono già mille review...chi non conosce Russian Red, Diva e Craving?).

Ma veniamo a lui!


So che il bastoncino sporco non è il massimo della vita, scusate. Comunque ho preso Motivazione, un blu decisamente pieno, che ha dei riflessi vagamente tendenti al verde, che si notano molto di più quando si sfuma il colore. Si potrebbe definire blu petrolio suppongo, anche se usato pieno spicca di più il blu del verde, mentre Lush lo definisce blu oltremare, ma avete capito il colore, insomma.

Nasce come eyeliner, ma come vedete dalle bacchette può essere usato in vari modi. Il fatto che il verde spicchi leggermente di più se usato come ombretto e meno come eyeliner crea un bellissimo effetto secondo me! La composizione nasce appunto come eyeliner, infatti si asciuga molto velocemente, quindi se lo si usa come ombretto bisogna essere rapidi!



Questo è l'effetto al sole, sia usato come eyeliner che con delle veloci passate con la bacchetta dell'ombretto. La consistenza è liquida, ma ha la dote di asciugarsi molto velocemente, quindi non si fanno pasticci. Mi piace molto la tenuta, come eyeliner mi dura tutta la giornata senza problemi, come ombretto idem, ma ho usato il primer dato che non lo stendo su tutta l'area, ma lo sfumo col bianco, quindi non so dire di preciso.

Il prezzo è un po' alto, cosa che mi ha fatto tentennare non poco. Il blu è un colore che uso più d'estate e non sono nemmeno così solita usarlo, ma si sta facendo spazio nel mio armadio, quindi, dato che la sfumatura mi piace un sacco, ho finto di non vedere i 17,95€ di prezzo. Devo dire però che non me ne sono pentita affatto, lo uso con soddisfazione!

Dovessi dire un difetto, oltre al prezzo, credo sia la confezione. Come scritto da altre, ho il sospetto che non riuscirò a raggiungere il fondo molto agevolmente....confido nelle bacchette che mi hanno dato a parte, dato che hanno il manico più lungo!

Degli altri colori mi ispiravano anche Focus e Ricercatezza, ma credo sia perché sto ancora cercando IL colore di base. Non ho ancora trovato un colore chiaro, non bianco-bianco, ma freddo, possibilmente tendente al violetto o al blu da usare come base per le giornate in cui mi trucco in volata. Ho addocchiato una possibile idea interessante nei matitoni Clinique a edizione limitata, ma alla Sephora di Centrale non c'erano, nè effettivamente mi sono interessata moltissimo.

Comunque, tornando a Motivazione, direi che è approvatissimo e sono pienamente soddisfatta, nonostante il prezzo e la tizia che ha dato buca.

lunedì 11 marzo 2013

La fatica

Fighe Domani, un movimento che avevo già segnalato nel mio post sulle ispirazioni, insieme a un post sul forum Capelli di Fata, il cui principio è praticamente lo stesso, ma mi ha fatto scoprire la tipologia di esercizio che faccio. Ecco i due "colpevoli" della ritrovata voglia di tornare a fare movimento.
Ho un rapporto difficile con la mia immagine, molto altalenante e non è da molto che ho smesso di nascondermi dietro il nero e vestiti anonimi. Ho deciso di cambiare, e dal punto di vista dello stile qualcosa ho già scritto, qualcosa si capirà più avanti: sto esplorando i colori, le forme, i modi per riuscire a sentirmi bene con me stessa. Funziona? Hai voglia! Resta però il tasto dolente della...diciamo forma atletica non proprio rosea.

E io lo so che ci sono fior fior di post meravigliosi sul doversi accettare così come si è, del fatto che l'essere in forma non significa automaticamente essere felici, che bisogna sapersi apprezzare. Sì, sì, tutto bello, ma siamo sinceri, onesti con noi stessi: è davvero così? In parte sì, senza apprezzarsi non si va lontano, ma anzi, è proprio l'amor proprio che ci spinge a volerci migliorare. Il volersi mettere in forma, ma soprattutto mantenerla, è anche un modo per volersi bene, per migliorarsi. Perché va bene il vestito che aiuta, il colore giusto, ma se guardandosi allo specchio non ci si piace per i kg di troppo, ci sono due vie: rassegnarsi o impegnarsi per cambiare. Non sto parlando di diete (ahahahah, io, sì, certo), una maggiore attenzione a tavola forse sì, ma soprattutto fare movimento, cercare di introdurre nella propria vita un'abitudine sana come quella dell'attività fisica. Soprattutto per la salute, perché non si tratta solo di dimagrire, ma anche essere un po' più sciolta, meno pesante. Non pretendo una forma atletica impeccabile, non mi interessa, ma almeno un po'.

Quanto è difficile però? Un sacco, soprattutto perché impone una costanza, impegno, fatica, soprattutto a una come me a cui gli esercizi in sè non piacciono, io preferito la pallavolo o la piscina, ma non c'è tempo. Allora, complici le ragazze del forum e poi l'aver trovato questo "movimento" (è più una chiacchera in comune), ho deciso di ritagliare un po' di tempo al giorno per muovermi un po' anche a casa, in attesa di un tempo migliore in cui potrò fare qualcosa di più divertente, mi piacerebbe tornare a fare qualcosa, ma meh, implica sempre dedicarci troppo tempo e con lo studio al momento non si sposa. D'estate la piscina aiuta, ma ho anche più tempo.

Qui  c'è una bellissima intervista che riassume in modo perfetto quello che si intende con Fighe Domani. Perché in fondo siamo tutte un po' fighedomani: capelli che non fanno quello che vorremmo, forma atletica non sempre perfetta, momenti di sconforto quando non si ha voglia di andare a far attività fisica, o momenti di sacrosanta debolezza di fronte a una carbonara. E allora che sia questo gruppo o il forum, un po' di supporto morale fa solo bene. Che poi le flessioni/corse/palestra siam sempre noi a doverle fare, ma insieme ci si sostiene a vicenda!

Passiamo a me.
Dieta? Neanche per idea. Mi piace mangiare, non sarei costante, semmai meno schifezze, potrei provarci.
Movimento, ma la palestra costa, la piscina ci ho provato e mi toglie troppo tempo, soprattutto per la fila infinita della doccia, correre non saprei dove andare, hanno tolto tutti i viali alberati e asfaltato tutto. Allora? Lei. Il concetto è semplice, riprende BodyRock (di cui lei faceva parte fra l'altro): invece di ammazzarsi per due ore in palestra, un quarto d'ora (che poi fra riscaldamento e lentezza perché io non ho quella forma allucinante che ha lei diventa più di mezz'ora) al giorno di allenamento intensivo per introdurre un'abitudine sana. Il punto centrale è proprio la costanza. Ogni giorno, dedicarsi quei quaranta minuti circa, sempre. E piuttosto che niente fare davvero un quarto d'ora, ma l'importante è fare qualcosa, sempre.
Che detto così sembra facile, ma per la miseria, che fatica.
C'è da dire che i suoi esercizi non sono noiosi, anzi, alla fine sono sempre morta, ma il giorno dopo non mi pesa continuare, semmai ho un problema di spazio che non aiuta, ma nulla di terribile.

Fitsugar


Ora che l'ho messo nero su bianco niente storie. E non un "domani" lontano, ma un domani che inizia da oggi. Poi il giorno in cui non riuscirò capiterà, ma il mio impegno è:
  • Fare gli esercizi ZWOW cercando di scollarmi dalle variazioni per Beginners e saltando meno giorni possibili.
  • Meno schifezze fuori pasto. Che non vuol dire dieta, ma più attenzione.
  • Fare le scale. Tutte. Anche se ho lezione al quarto piano le faccio tutte a piedi, così faccio ammenda per i giorni in cui non riuscirò. Cosa che già facevo, ma le scale di centrale, per esempio, le evitavo...magari se non sono in ritardo, anche quelle eh!
  • Riuscire a infilare un'attività sportiva o comunque atletica seria. Anche la bici va bene, ma prendermi un giorno per uccidermi allenarmi. Perché onestamente fare sport, magari in gruppo, è più divertente. Però con 4h di pendolarismo al giorno, hai voglia....
  • Mantenere l'impegno anche dopo aver raggiunto una buona forma fisica, giusto per non perderla.
Ce la faranno i nostri eroi? Stay tuned.

E rubo una citazione dalla pagina Fb di fighedomani:

Fighe domani. Per sicurezza iniziamo da oggi.

Tomorrow typography poster

sabato 9 marzo 2013

La bellezza salverà il mondo

Così scrive Dostoevskij nell'Idiota, in una frase che rimbalza nei social network da sempre, mediamente accostata a immagini -se va bene- di tramonti o -dal mio punto di vista in modo molto superficiale- di bellissime ragazze, che cambiano a seconda della moda del bello del momento. Non ho mai letto l'Idiota, forse dovrei visto che c'è nella mia libreria, ma tutte le volte che leggevo questa frase mi è sempre sembrata un po' superficiale. La bellezza, cosa può fare di fronte alla vita con le sue luci e ombre? Tante ombre, che bisogna saper accettare quanto le luci, ma non riesco proprio ad associarci della bellezza. Non sto dicendo nulla di nuovo, la letteratura mondiale ha esempi ben più illustri di me su discorsi del genere, non riuscirei nemmeno a esprimerne una briciola.
Mi è venuta in mente questa frase in questi giorni, perché ho deciso di lasciar perdere per un momento i libri accademici e mi sono dedicata alla lettura di almeno un libro per svago, ed era davvero da tanto che non lo facevo. Ho fatto l'errore di iniziarlo sul treno, nei quaranta minuti che mi separano da Milano. Dico errore perché di fronte a sconosciuti bisognerebbe leggere solo libri brutti, senza emozioni, perché leggere scopre troppo di noi, e non mi piace mostrarmi troppo. La cosa buffa è che avevo scelto un libro "leggero", apposta, e mai mi sarei aspettata di dover interrompere la lettura più volte perché è imbarazzante lasciarsi velare gli occhi di fronte agli sconosciuti. Soprattutto perché è una tipologia di libro che di solito non mi piace (non dirò che libro, perché è un discorso scollegato dal libro in sè). Che poi mi metto a scriverne sulla rete, ma c'è differenza fra sconosciuti faccia a faccia e nascondersi dietro un nick, che è quello che faccio qui.

L'ho finito chiusa in camera da sola, mentre nelle orecchie avevo De Andrè, che non ascoltavo da un po' perché non riesco a tenerlo come sottofondo, cattura troppo la mia attenzione e se sto studiando non va bene. Per la lettura di solito non molto, ma finchè l'intento era ritagliarsi del tempo, fermarsi di tanto in tanto a canticchiare non me lo vieta nessuno. Ho deciso anche di mettere un profumo che mi piace su un fazzoletto e tenerlo vicino, mi piace associare i profumi con le emozioni, e avevo la fortuna di avere campioncini a portata di zampa. E niente, ringrazio che nessuno sia entrato in camera a vedere lo stato pietoso in cui ero, però mi sento davvero bene dopo averlo finito. Ho scritto un po' di getto il tutto, quindi ho ancora in sospeso la curiosità di scoprire cosa intendeva l'autore con quella frase, ma in questo momento per me la bellezza diventa arte, l'arte della parola, della musica e dei profumi. La bellezza magari non salverà il mondo in generale, ma ognuno è un mondo a sè, quindi forse sì.

Prendete un libro, ritagliatevi del tempo. Lasciatevi salvare.

E ora faccio un revival delle lezioni di letteratura e filosofia che mi mancano un sacco e vado a indagare cosa dice la critica su questa frase. Se mi cercate sono qui
Scusate la parentesi personale, ma s'era capito che questo blog tratta quello che mi passa per la testa senza filo logico, no?

giovedì 7 marzo 2013

Un viaggio nel magico mondo dei profumi

Piccolo preambolo: scusate l'assenza, ma in seguito alla fine della sessione esami mi sono ritirata nel mio mondo per fare due settimane di assoluto relax e tranquillità. Non vi ho dimenticati, però, infatti partiranno delle recensioni/commenti su quello che ho provato in questo periodo. Partiamo da un libro!

"Il linguaggio segreto del profumo"di Marika Vecchiattini

 

Prodotto raffinatissimo di un sofisticato procedimento di sintesi chimica, il profumo è un "oggetto" ben più complesso di un semplice bene di consumo e, da sempre, arricchisce di riflessioni, di passioni e di emozioni la vita di chi incontra la sua scia odorosa. Dietro ogni essenza, infatti, c'è una donna o un uomo che riconosce il profumo che indossa la capacità di essere un vero e proprio "mezzo espressivo": un canale di comunicazione in grado di stimolare tutti e cinque i sensi, ma anche capace di fissare, attraverso l'olfatto, ricordi e sensazioni impossibili da raccontare soltanto con le parole. Immagini evocative dietro le quali, misconosciute, si nascondono vicende tutte da raccontare: avventure nella cultura, nella società e in quelli che possiamo considerare i "desideri segreti" delle essenze. Storie che, in questa nuova e ampliata edizione, l'autrice ha raccolto con la cura riservata alle cose preziose. Con l'intento di svelare il mondo della profumeria a chi se ne sente attratto, con la speranza di portare il profumo fuori da logiche esclusivamente commerciali per restituirlo all'universo artistico a cui appartiene.



 

Ho deciso di comprare questo libro dopo aver visto il blog dell'autrice (Bergamotto e benzoino) che ho trovato molto interessante. Qui, infatti, si trovano molte recensioni e segnalazioni per quanto riguarda il mondo del profumo, ma soprattutto per approcciarsi al mondo della profumeria di nicchia. Ammetto la mia più completa ignoranza nel campo, ma la cosa mi incuriosiva quindi quando ho visto che aveva scritto un libro e in giro avevo trovato pareri piuttosto positivi ho deciso di comprarlo, e sono soddisfatta della mia decisione.
Il libro si apre con una panoramica sulla storia del profumo, con storie interessanti e affascinanti su quella che è una costante delle culture umane, ma su cui effettivamente -almeno per quanto mi riguarda- si pensa poco, perché nonostante sia nel nostro quotidiano e sia un incontro che si fa fin da piccoli, nessuno ci ha mai insegnato nulla a riguardo, se non sporadiche informazioni frammentate.
Si prosegue con un focus sulla profumeria alternativa, con un discorso sulla sua storia, e sul profumo come espressione artistica. Un punto di vista diverso dai soliti profumi tutti uguali che escono con le firme di personaggi famosi, che si assomigliano un po' tutti, o dai grandi marchi che sentiamo sempre nominare. Ho guardato con occhi diversi la distesa di profumi di Sephora, e infatti ho scoperto delle perle molto interessanti!
Un altro capitolo tratta l'imparare il linguaggio del profumo, una cosa tutt'altro che semplice e immediata, perché, come scritto anche nel libro, l'olfatto è un senso che viene spesso abbandonato durante l'istruzione, e quindi lo usiamo senza riuscire ad avere una vera consapevolezza. Questo l'ho visto anche durante il mio corso di studi, quando si parlava dell'uso di determinati profumi per indurre la clientela a comprare. Il punto è che risulta parecchio difficile rendersi conto di questi meccanismi proprio perché sono inconsci, e non siamo abituati a "studiare" i profumi che sentiamo. Peccato che i pacchetti per imparare siano un po' al di là dei prezzi che sarei disposta a spendere, mi piacerebbe riuscire a farmi un bagaglio olfattivo.
Poi c'è quello che considero un po' il punto forte, la parte propositiva del libro: gli spunti per una ricerca personale.


Sì, lo so, non si legge, ma l'ho modificato apposta, perché immagino che l'autrice abbia fatto un lavorone a categorizzare tutto, e mi sembra di farle un torto enorme postando anche solo una porzione. Se compate il libro leggerete tutto :) Comunque, qui c'è un'interessante spunto per percorsi via note olfattive, periodi storici (un'idea splendida secondo me), o anche autori. Insomma, dei percorsi per indagare un po' questo affascinante mondo!
La chiusura è lasciata a un percorso sul profumo nella letteratura, anche qui, il mio animo da lettrice è andato in brodo di giuggiole a vedere un percorso con citazioni così belle.
Trovo inoltre molto bello che abbia deciso di mettere in bibliografia e sitografia non solo ciò che ha usato per aiutarsi a scrivere il libro, ma anche spunti utili per il lettore.
Come avrete notato, insomma, un libro molto propositivo, direi un ottimo punto di partenza!

Ho apprezzato anche i piccoli box qua e là che presentano i profumi storici, con descrizioni sia storiche, scientifiche (la piramide olfattiva), ma anche emozionale. Io non so se annusando quei profumi farò anch'io quei bei viaggi, ma di sicuro ha stuzzicato la mia curiosità!


Un libro che consiglio a tutti insomma: sia agli appassionati, sia ai curiosi, sia a chi non ne sa un tubo come la sottoscritta. Semplice da seguire, una scrittura molto fluida e per niente difficile nonostante si parli anche a livello tecnico in certe parti, per niente noiosa anche negli spunti storici. Bello, bello.

L'Eau d'Hiver si dimostra ostico da trovare, ma ce la farò, perché insieme Datura Noir mi incuriosisce troppo.

Alla prossima, coi miei nuovi rossetti MAC :3 (ebbene sì, ho ceduto finalmente al lato oscuro, trovando il mio nude perfetto -Craving- un MLBB impeccabile, un rossetto serale da favola -Diva- e in più, adoro i regali, il mio rosso -Russian Red-. Stay tuned.)

giovedì 31 gennaio 2013

Blabla fra serietà e frivolezze

Penso che finchè non finirà questo periodo di studio intenso questo blog non si scollerà molto. Quindi ho deciso di fare il punto di alcune cose, tipo i propositi frivoli per il post-esami.
Il primo sarebbe dovuto essere la lettura di questo:

Il famoso libro della Spora che alla fine ho tra le mani. Ecco. Oggi mi sono concessa una pausa, dopo un mese di studio di 12h al giorno e non scherzo con solo le sere al week end libere...beh, dai, una giornata libera dopo aver finito la preparazione di un esame me la meritavo. Però ho finito il libro.
Sul serio, l'ho divorato, un pomeriggio neanche. Quindi diciamo che posso tranquillamente dire che si legge che è un piacere! C'è da dire che io sono una lettrice veloce, ho un problema a riguardo. E che mi sono messa i segni (adesivi, vi pare che rovino un libro?) per andare a rivedere le parti "tecniche" al volo quando mi deciderò a prendere qualche tacco serio. Mi piace l'idea: un abc a prova di noob come la sottoscritta in forma di racconto. C'è da dire che la Spora prima dice di non farsi illusioni sul principe azzurro, poi tira fuori la sua anima romantica e le fa trovare un signor principe, non vale!
Simpatico (parlo del libro), interessante, con tanti spunti da approfondire, ma riesce a dare anche lezioni più tecniche in modo molto leggero. Diciamo che ne consiglio la lettura a chi, come me, di stile capisce un po' poco, ma ci prova. Poi dato che la protagonista è persino nel campo della grafica ed è sfiduciata quanto me credo sia tipo destino, una sorta di schiaffo per la serie: ti svegli?
Yess, universo, ti sento forte e chiaro.


A proposito di vanità, mi sono fatta un po' di appunti per un paio di cosette che ho intenzione di fare.
Primo: questo benedetto giro da MAC per rossetti e il Prolong concealer. Fra i rossetti mi piacerebbe sbirciare Hang Up, Craving (che sospetto essere un MLBB, il post di Soffice Lavanda spiega benissimo il concetto) e poi ero indecisa fra Russian Red, Ruby Woo e MAC Red. Piano, non prendo tutto, però sono i colori che vorrei vedere dal vivo.
Hang Up mi dà l'impressione di essere il mio colore, quello che porterei di più la sera e che di solito nessuno si accorge che indosso, ma sta bene coi trucchi forti.
Craving essendo un colore molto vicino al mio potrebbe andare bene di giorno, per il classico trucco ci-sono-ma-non-mi-vedi.
E poi il rosso. Parliamone, non mi sono mai lanciata in rossi così, ma ho preso  lo 01 della linea di Kate Moss della Rimmel e mi piace (un po' meno il rossetto in sè). A mia mamma non piace, io mi devo un po' abituare, credo più che altro perchè non ho labbra fini, e a me i rossi piacciono più su chi ha labbra sottili.

Poi stavo sbirciando gli ombretti in crema, però le simpatie alla Sephora non mi fanno i campioncini degli Aqua Cream come invece avevo sentito da qui, nei commenti della review. Starò antipatica? Mistero, però 23€ per un solo colore parliamone. Senza neanche provarlo? Poi con gli ombretti in crema ho sempre il terrore che facciano lo strato grinzoso, di una tristezza. Ho sentito parlare abbastanza bene anche dei Tattoo della Maybelline, però sono opinioni contrastanti a volte. Mi serve davvero un ombretto in crema? Mah.

La cosa che al momento ho intenzione di fare appena finisco gli esami è il giro da MAC.
Ognuno sceglie di ripartire come vuole, io riparto col rosso sulle labbra!