giovedì 10 gennaio 2013

Io e l'armocromia

[Edit: ho aggiunto delle precisazioni in alcuni punti] 

Nella mia mente questo non avrebbe dovuto essere uno dei primi post, più che altro perché so che è un discorso che attira attenzioni un po' strane, e avrei preferito attirare, invece, attenzioni più tranquille. Anche perché non penso che l'armocromia e il mio rapporto con essa sia in realtà qualcosa che mi rappresenti: non la considero come qualcosa che mi ha cambiato la vita, ma qualcosa che mi aiuta a perdere meno tempo, essenzialmente, e un trampolino di lancio per conoscermi meglio per quanto riguarda lo stile.
Quindi, in realtà volevo mettere per prima cose più rappresentative, come una sorta di presentazione. Dato, però, che uno dei miei propositi per il nuovo anno (il punto 4, il riconoscere la temperatura dei colori) nasce proprio dall'armocromia, mi sembrava doveroso fare un appunto. Almeno per poterne poi parlare mettendo bene in chiaro la mia posizione.

Cosa sarebbe l'armocromia?

Partiamo dalle basi, insomma, ma non sarò assolutamente esaustiva, questa sezione vuole solo essere un'introduzione per spiegare il mio punto di vista, non una guida.
L'armocromia è una disciplina che vuole adattare lo studio dei colori alle persone, in modo da riuscire a dare linee guida sui colori "amici" per aiutare a orientarsi con un minimo di basi. Divide concetti come temperatura, saturazione, contrasto etc in categorie rappresentate dalle stagioni.
La cosa che forse sfugge il più delle volte è che la divisione in stagioni è solo per identificare la categoria, potrebbero chiamarsi anche coi nomi di...chessò, costellazioni, per esempio, ma prendere spunto dai colori della natura nelle varie stagioni in effetti è suggestivo, ammettiamolo.
Per maggiori informazioni rimando a chi ne ha fatto uno stile di vita, analiste&co:
Coloressential (questo è il blog, c'è anche il forum, la metto per prima perché è effettivamente la persona a cui mi sono rivolta io. Nel forum dice che ci sarà presto un libro a riguardo, spero sarà interessante)
12 blueprints (qui ogni tanto ci sono articoli interessanti, altri un po' eccessivi onestamente)
Pretty your world (qui ci sono anche dei libri, ma non vi so dire a riguardo)

Bonus:

Credo che questo post riassuma in modo efficace l'opinione negativa che molti hanno: Soffice Lavanda sull'armocromia, e ammetto che in alcuni punti mi trova d'accordo. Più che altro su quanto sia fumosa la questione e l'opinione sulle analiste.



Io e l'armocromia

Il mio primo incontro con l'armocromia è stato su un forum in cui in realtà c'entrava relativamente poco e per curiosità ho provato a trovare la mia stagione: ammetto di apprezzare quando ci sono questi tentativi di categorizzazione perché aiutano a capire un po' di più di sè, ma non li considero mai il sacro graal. In quel momento credevo di essere Autunno Profondo e se qualcuno ha letto il mio post sull'inverno capirà quanto questo mi ha resa contenta. Cambiava poco in realtà: avendo colori particolarmente contrastanti, la profondità l'ho sempre seguita, anche perché adoro quei look con un particolare in contrasto, ma coi colori forti non sono mai riuscita ad apprezzarli (il color block che andava di moda per me era assurdo), quindi la profondità e il contrasto li ho sempre seguiti istintivamente. Per quanto riguarda i colori caldi ovviamente l'idea di indossare i colori dell'autunno mi esaltava non poco.

Peccato che la temperatura fosse sbagliata, ed effettivamente ho poi notato che mi capitava più spesso di sentirmi dire che ero pallida e avevo il colorito di una che stava male. Preambolo doveroso: la mia autostima non è proprio altissima. Quindi quando mi guardo allo specchio raramente l'immagine che vedo mi piace, ciò implica una fatica non indifferente a capire sia quando sto bene che quando sto male con dei colori/modelli. Di certo questi commenti sul mio colorito non mi aiutavano. Dato che me li hanno sempre fatti, però, non avevo notato che non c'erano quando per esempio mettevo il nero, che avrebbe dovuto far risaltare il mio pallore, mentre col beige, colore chic, piovevano proprio.

Quando poi ho deciso di fare un'analisi vera e propria (lo so, qui arriverà il punto in cui i pochi lettori che ho guadagnato -?- spariranno in un soffio), ebbene sì, ho pagato quella che viene considerata un'esperta per farlo, in realtà il responso è stato Inverno Profondo. In sostanza avevo sbagliato temperatura, ma quando si è una stagione profonda effettivamente è più facile da individuare. Ho provato a fare l'analisi con una mia amica insieme a lei per trovarle la stagione, ma non è profonda, di sicuro è più calda di me, però non siamo arrivate a una vera e propria conclusione.

Sono sinceramente contenta di averlo fatto, per quanto la reputo una spesa un po' eccessiva, ma per una come me che non riesce ad essere obiettiva con se stessa è stata un ottimo aiuto. Anzi, in quel periodo avevo bisogno di fare dei cambiamenti, e non volevo andare per tentativi, perché è stato un periodo difficile, e volevo riuscire ad andare a colpo sicuro, e in questo, devo dire, non ho nulla da dire: così è stato. Insieme al responso viene dato un file con tutte le indicazioni e descrizioni della stagione, il tipo di contrasto che serve, la temperatura, consigli vari e qualche indicazione per il make up. L'analista a cui mi sono rivolta io è quella che offre il prezzo più umano (fra le americane ho visto di quelle cose...), ed è molto disponibile a seguire, cosa dimostrata anche dal forum attivo che è legato al suo sito. Il forum è stata proprio la cosa che mi ha fatto decidere per lei, visti i commenti spontanei e i riscontri positivi delle persone analizzate.

Piccolo appunto:  

no, nè il nick nè il blog hanno alcun collegamento con questo, anche perché io adoro i colori dell'autunno semmai. Oltre al fatto che non reputo l'armocromia una cosa così importante per me da dedicargli un nick. Sulla mail invece ho un funny fact: avevo scelto Warm Winter Dark perché i mille altri tentativi erano occupati, e questo era il titolo di un post che avevo letto sul rapporto dell'autore con la notte e di come si sentisse protetto dalle coperte quando nelle notti invernali si sentiva particolarmente solo. Quel post non c'è più -purtroppo-, ma è un concetto a cui mi sento molto vicina. Le notti invernali sono le peggiori quando si è tristi, eppure ci sono più modi per risollevarsi il morale, quindi sono anche le più calde. Divagazione, è la parola "inverno" che mi fa prendere strane vie, scusate.



La mia opinione

E siamo arrivati alla parte credo più importante, almeno per me. Ho fatto un'autoanalisi e poi un'analisi con un'esperta, oltre ad aver letto pareri negativi nei confronti della disciplina.

Per quanto riguarda l'armocromia in sè la trovo molto utile, io per i miei colori mi sono sempre sentita dire che stavo benisssssimo con i colori caldi, possibilmente sgargianti, e oltre a non trovarmici bene, la cosa si è rivelata piuttosto sbagliata. Nella mia ignoranza, però, restavo nella mia convinzione che il problema fossi io, la mia visione di me stessa, quindi poco male. Probabilmente nei miei colori l'arancio che tanto decantavano sparava sufficientemente da essere apprezzato, ma io ne risultavo penalizzata.
Capirete quindi che per me l'armocromia è stata piuttosto utile, ammetto di non seguire tutto alla lettera, e non credo andrebbe fatto perchè è comunque una cosa molto personale, ma credo sia un ottimo punto di partenza. So infatti che una delle maggiori critiche è quella di mettere "paletti", di non dare spazio alla sperimentazione e su questo non mi trovo affatto d'accordo, anzi. Non ho smesso di provare i vestiti dai colori caldi se mi piace il taglio, al massimo so che metterò qualcosa per attutire il colore perché non è uno dei miei. Ho anche iniziato a sperimentare di più perché con l'elenco dei colori ne ho riscoperti alcuni che in effetti non usavo mai. Tipo il verde, che a me piace un sacco, ma sbagliavo tonalità e avevo effettivamente un po' di vestiti che non mettevo perché poi, indossati, non mi ci vedevo più. Basta abbinarli bene, e ora li porto.

Ora so scegliere abbastanza a colpo d'occhio i colori che potrebbero andare bene, so che posso permettermi gli amatissimi outfit con contrasti, ma soprattutto so come gestirli. Pian piano sto imparando anche a usare i colori meno amichevoli, perché non ho ribaltato il mio armadio dopo l'analisi, semmai lo sfrutto meglio. A onor del vero ho cercato di offrire un po' di make up alle amiche, ma per far spazio più che altro, visto che ho trovato delle tonalità di rossetto che mi stanno bene prevedevo l'arrivo di nuovi. Comunque, ora i negozi non sono più il mio incubo come prima. Questa considerazione va effettivamente unita al blog Moda per principianti, che è stato ancora più utile. L'ho detto che le categorizzazioni mi aiutano, ma ne parlerò più avanti di questo, magari.


L'analista. Ecco, questo è il tasto dolente, perché così come è diffusa adesso l'armocromia non mi piace molto. Non mi piace il concetto che solo poche siano in grado di analizzare, credo sia uno strumento che dovrebbe essere reso disponibile a tutti, senza guru. Perché di modi per trovare la propria stagione ce ne sono in giro, ma in realtà non reputo valido il colore degli occhi/capelli/pelle e basta, ho visto che è più utile guardare come i propri colori reagiscono con gli altri, infatti in teoria io dovrei essere un autunno...per carità, ci sono vicina e li uso comunque, ma è diverso dalla "mia stagione". Peccato che queste modalità siano solo per alcune, chi vuole impararlo da sola deve cercare di intuire e spesso sono visioni abbastanza parziali.
Capisco semmai il dire che bisogna avere occhio per capirlo, su quello nessun dubbio! Io ho problemi a capire la temperatura dei colori, figuriamoci, non sono affatto affidabile, quindi l'aiuto di qualcuno che si è impegnato a studiare i colori fa sempre comodo. Ricordo che mia nonna sosteneva che la maglietta arancio sparato mi stava benissimo, ma non ho mai ricevuto così tanti commenti sul pallore come con quella maglietta...anzi, a posteriori mi rendo conto anch'io che divento giallina. Eppure mia nonna in genere ha un occhio non indifferente per l'accostamento dei colori. Semplicemente, a lei l'arancio piace, a me anche, non eravamo obiettive in merito.

Insomma, l'analista effettivamente può servire, ma non mi piace che queste decidano di tenere i propri segreti per sè, non aiutano molto. Lo so che quasi tutte hanno blog/forum (seguo quelli dell'analista a cui mi sono rivolta io, che comunque reputo una di quelle che mi ha fatto una migliore impressione come già detto, e infatti mi sento di consigliarla vivamente), su cui leggere testimonianze entusiasti e articoli sull'armocromia. Però non sono affatto utili per imparare ad analizzare, e per quanto io non mi ci metterei mai, credo che dovrebbero fare chiarezza per togliere gli intuili test "dimmi il colore dei tuoi occhi e ti dirò la stagione" che tolgono credibilità al tutto. Forse, e dico forse, se fosse un po' più libero si toglierebbero quei test stupidi che sminuiscono l'armocromia a un semplice "dimmi il colore dei tuoi capelli e ti dirò chi sei" e si capirebbe il valore.

Conclusione

Quindi...sono contenta di avere l'analisi? Yep, molto, aiuta.
Lo rifarei? Credo di sì, anche se la questione del prezzo continua a sembrarmi spropositata...lo so che il termine di paragone sono le cifre da capogiro americane, ma io penso al servizio in sè e mi sembra tanto, anche se capisco che serva uno studio prima quindi implica tempo e sforzo...e ho regalato l'analisi a mia mamma, eh, a dimostrazione del fatto che comunque lo reputo un servizio valido. A proposito di questo, reputo anche mia mamma un buon esempio, perché lei non si trucca, non si impegna mai nel vestirsi perché dice che "tanto ormai..." e sentirla chiedermi un'analisi mi ha fatto piacere...ora usa i suoi colori, e mi sembra molto contenta, ha anche iniziato a truccarsi un filo quando esce.
Giudico in modo positivo la questione? direi di sì...poi ognuno è libero di fare quello che vuole, e questo è un bene.

Quello su cui mi reputo però d'accordo è che se una persona si sente sicura coi suoi colori, a prescindere dallo stare bene o no, allora l'armocromia effettivamente non fa per lei, ma non c'è bisogno di sparare a mille. Io non rinuncio a vestirmi coi colori dell'autunno, semmai, ho scoperto che i colori dell'inverno che prima mi indisponevano proprio perché freddi in realtà mi stanno bene. So che se anche carico un po' di più il trucco sugli occhi per il giorno, se sono i miei colori non sarà "eccessivo", e questa è una cosa a cui ho sempre badato perché l'idea di andare in giro sembrando troppo fuori luogo e con un mascherone in faccia non mi piace. Insomma, l'armocromia mi ha aiutata a conoscere un po' di più i colori, mi dispiace che in generale il rapporto con essa sia o di venerazione o di rifiuto, credo che anche chi non la sente come una cosa sua potrebbe trarre benefici anche solo approfondendola. Non dico di farsi l'analisi, ma guardare al come funziona, come suddivide i colori, è interessante.

La cosa che mi incuriosice di più è il motivo per cui ci siano queste reazioni così "forti" nei confronti dell'armocromia. Di teorie ce ne sono a bizzeffe (mi viene in mente anche Kibbe, che riprende le forme del corpo..un po' datato, ma ho trovato interessanti gli spunti) e nessuno impone niente a nessuno. Voglio dire, io so di essere Inverno Profondo eppure uso anche colori non miei, niente mi vieta, è un mo diritto e l'osservare l'armocromia non è una religione, non mi impone niente, eppure l'idea generale è che puoi essere solo con o contro di essa. Esattamente, ma perché?

Spero che nessuno si sentirà offeso da questo post, nel caso, sono aperta al dialogo per spiegare le mie ragioni :) (ammesso che qualcuno sia arrivato in fondo)

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